sabato 15 maggio 2010

Reginella

Sabato 15 Maggio a partire dalle 17.30 avrà luogo la XII edizione della rievocazione storica del matrimonio di Maria d’Enghien.
Io non sapevo chi fosse questo personaggio storico, fino allo scorso anno,
quando la mia amica Mara, me ne ha parlato.
Maria d’Enghien nacque presumibilmente nel 1367 a Lecce da Giovanni d’Enghien conte di Lecce e Sancia del Balzo.
Venne data in moglie a Raimondo Orsini del Balzo: visse accanto ad un uomo tanto valoroso quanto ambizioso, sostenendolo fino all’investitura di Principe di Taranto nel 1399, aiutandolo a rendere ricco e potente il feudo e donandogli quattro figli.
Alla morte prematura di Raimondo, avvenuta a Lecce il 17 gennaio 1406, Maria ritenne necessario occultare la notizia per poter preparare militarmente il Principato a difendersi dagli attacchi di Ladislao (1375- 1414) discendente di Carlo III, divenuto Re di Napoli a soli undici anni nel 1386.
Dopo qualche giorno, ritornò a Taranto per comunicare il triste evento 
ai fedelissimi sudditi e predisporre i solenni funerali.
A difendere Taranto, un pugno di uomini incitati dalla bella Principessa,
vestita di armatura ella stessa.
Inutili furono gli assalti alla città e al suo Castello. 
La guerra si protrasse per due mesi, ma nessun tarantino osò parlare di resa ad una donna che reggeva i disagi e i pericoli della battaglia.
Un giorno, Maria, desiderosa di porre fine all’assedio, ordinò ai suoi soldati di assalire il campo napoletano e l’aggressione fu così violenta che i Napoletani, per sfuggire ai Tarantini, si gettarono in mare, annegando per il peso delle armature.
Maria, conscia che il suo temibile avversario non avrebbe desistito dal suo intento, mentre provvedeva ad una migliore difesa del suo feudo,
cercò di stringere maggiormente i rapporti con Luigi II d’Angiò.
Il 15 marzo 1407 Ladislao tornava a Taranto alla testa di un potentissimo esercito “settemila cavalli e fanti senza numero”, sette navi e sei galere. 
Taranto fu bloccata da terra e dal mare.
Maria, al comando di cinquecento cavalieri del contado di Lecce, da Oria,
dove si era rifugiata, entrava in città attraversando le file nemiche.
Cominciava così un assedio che Taranto avrebbe potuto sopportare a lungo
grazie alla sua configurazione e alle risorse naturali.
Molti nel campo napoletano volevano persuadere il Re a desistere e a tornare a Napoli, finché Gentile da Monterano suggerì a Ladislao di offrire a Maria il titolo di Regina.
Forse per orgoglio, o per ambizione, o per il pensiero dell’avvenire dei figli, o per il timore che gli aiuti attesi dalla Francia sarebbero arrivati troppo tardi a salvare i suoi sudditi e la bella Taranto, Ella prese la sua decisione, rispondendo a coloro che la invitavano a meditare sulla sorte delle precedenti mogli di Ladislao ( Costanza di Chiaromonte ripudiata e Maria di Cipro morta in circostanze misteriose)
 “ non me ne curo, ché se moro, moro da regina”.
Il 23 Aprile del 1407, nella cappella di San Leonardo,
si celebrò il matrimonio tra  Maria d’Enghien, principessa di Taranto, 
e Ladislao, re di Napoli.
Il 24 maggio, Maria partì per Napoli dove venne accolta benevolmente  dal popolo.
Fu regina solo di nome, piccola e dimenticata figura che trascorse una triste vita  nelle stanze di Castelnuovo, costretta a convivere con le amanti del re, fino alla morte di Ladislao il 6 agosto 1414. Nel 1415 ebbe di nuovo il possesso della Contea di Lecce e nel 1417 ottenne da Giovanna II, sorella di Ladislao,
 il Principato di Taranto per il figlio Giovanni Antonio.
Trascorse gli ultimi anni della sua vita dedicandosi al suo popolo, ad opere d’arte e di fede e morì a Lecce il 9 maggio 1446, dove fu sepolta con grandi onori e fasto nel vecchio monastero di Santa Croce, distrutto nel 1537 da Carlo V per costruire il Castello tutt’ora esistente.



Reginella – Libero Bovio 1917

Deborah

4 commenti:

  1. io ne ero al corrente...
    mio cugino ci ha anche partecipato perchè il quinto ennio faceva la sfilata!

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  2. si...ogni anno vengono coinvolti ragazzi diversi!!!!

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  3. Bene, bene. Grazie per averci ricordato questo pezzo di storia. Proprio stamattina, durante una visita guidata, ho visto il luogo, difronte alla casa di Paisiello, dove per una notte venne ospitata Maria. A proposito, racconta l'origine del detto "ha fatt' u guadagne d' Maria Prena", che si ispira proprio a Maria d'Enghien!
    Riguardo la visita guidata, devo segnalare la competenza e la verve della nostra guida, il dott. Alessandro Ricci.

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  4. allora il prima possibile farò anche io una visita guidata, così poi potrò parlarne qui.....
    hmmmmm non ricordo il detto.....poi mi racconti!!!!!!

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